Considerato il successo impensabile di Baldur’s Gate 3 e la sua struttura molto aperta, dei DLC sarebbero stati genuinamente un’ottima idea. Non solo il gioco di ruolo creato da Larian Studios ha venduto spropositatamente, ha anche mantenuto una rilevanza nella cultura popolare per molto tempo.
Negli ultimi anni solamente Elden Ring può essergli paragonato sotto questo punto di vista, gioco che infatti ha ricevuto un’espansione a distanza di due anni dal lancio. Invece, Baldur’s Gate 3 non ha alcun DLC e il CEO di Larian Studios ha voluto spiegare il perchè.
Perché Baldur’s Gate 3 non ha ricevuto DLC?
Dalle parole di Swen Vicke:
Non siamo una compagnia fatta per creare DLC o espansioni. Ci abbiamo provato, diverse volte a dire il vero. Abbiamo fallito sempre, non è per noi. La vita è corta, le nostre ambizioni troppo alte.
La risposta onesta è che create DLC è noioso. Ci abbiamo provato con BG3 ma…semplicemente non c’era la passione…capisco che i giocatori sarebbero stati felici e avrebbero portato a del business positivo, ma per rendere i giocatori felici serve uno sviluppatore felice e il nostro approccio rende gli sviluppatori molto più felici.
Abbiamo sentito che avremmo dovuto fare DLC, giusto? Abbiamo un gioco enorme, di grandissimo successo, quindi dobbiamo fare un DLC qua, uno là…e faremmo soldi su soldi! Tutti ci abbiamo pensato e abbiamo detto “Si, faremo DLCs”, poi non appena abbiamo avuto un po’ di tempo abbiamo realizzato “Cosa stiamo facendo?”. L’intuizione progressiva è utile, quindi se a volte capita di sbagliare strada va bene dire “Oh, fanculo” e cambiare direzione.
Parole molto particolari quando sentite da un CEO, per quanto un CEO decisamente diverso da quelli a cui siamo stati abituati a questa industria decisamente malata.
Baldur’s Gate 3 aveva bisogno di DLC?
La risposta breve è: No. Io non ho ancora completato Baldur’s Gate 3, nel mentre il mondo impazziva per quest’opera maestosa, io recuperavo i precedenti titoli di Larian Studios, i due Divinity, e solo ora sto lentamente completando il loro gioco più famoso, con una run cooperativa che mi sta donando molte soddisfazioni.
Già solo con le ore che ho potuto investire fino ad oggi, posso dire che Baldur’s Gate 3 non ha bisogno di DLC. Il gioco è estremamente denso, adatto ad essere rigiocato e curato sia in narrazione che in direzione…con qualche lacuna sul lato tecnico (che comunque nessun DLC avrebbe risolto).
Tuttavia la domanda può essere ribaltata per una discussione più interessante.
Sarebbero stati belli dei DLC di Baldur’s Gate 3?
Questa è domanda che ritengo più avvincente. I DLC sono una realtà particolare. Per molto tempo li ho percepiti come qualcosa di negativo, un’idea che sembra riflettersi nelle parole di Swen Vicke. Quasi più un’obbligazione per fare soldi facili che un’occasione per espandere su una base con un progetto minore.
Penso che questa concezione negativa provenga dall’utilizzo terribile fatto del modello DLC da molti studi nell’industria, particolarmente quelli che per primi si sono gettati a capofitto sull’occasione di monetizzare il più possibile su un singolo gioco.
Detto questo, a me sarebbe piaciuto sapere di avere un DLC ad attendermi, ad un certo punto di Baldur’s Gate 3. Questo perchè la struttura dell’espansione ha delle potenzialità pazzesche nelle mani degli sviluppatori giusti.
Per ogni 10 pacchetti di mappe extra per un Battlefield clone, per ogni 100 costumi che dovrebbero essere già inclusi in gioco di un RPG, esiste un’espansione come Shadow of the Erdtree, come Prey Mooncrash o come i DLC di Final Fantasy XV.
Le espansioni post-lancio possono essere un’occasione per creare uno o più livelli di qualità più alta rispetto al titolo base. Di prendere le cose imparate durante lo sviluppo e il supporto dei primi mesi post-lancio per creare un piccolo extra di altissima qualità.
Mi sarebbe piaciuto sapere di avere dei DLC di Baldur’s Gate 3 perchè mi fido di Larian Studios…allo stesso tempo, mi fido anche della loro scelta di non farne. Per ottenere il risultato ideale di cui ho parlato nelle scorse righe, serve, come detto da Swen Vicke, che ci siano degli sviluppatori felici.
Sono un pochino triste che il team non fosse ispirato dall’idea di creare un piccolo extra di qualità altissima, ma considerando la situazione descritta dal CEO, è ovvio che il risultato sarebbe stato deludente, più simile ai DLC di Final Fantasy XVI che alla divertentissima Octo Expansion di Splatoon 2.
Mi metto quindi l’anima in pace. Per quanto sono fan dei DLC usciti bene, spesso migliori del gioco base, sono anche poco estimatore di quelli usciti solamente come obbligazione, come modo di ottenere qualche soldino extra e sono felice Larian Studios non faccia parte degli studi che han perseguito progetti del genere.