Sequestrati beni per quasi 1 milione di euro nei confronti di un imprenditore della locride

Reggio Calabria, 23 ottobre 2025 – La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha sequestrato beni per un valore complessivo di oltre 914.000 euro a un imprenditore della Locride operante nel settore delle onoranze funebri. Il provvedimento è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica.

Profilo dell’imprenditore

L’imprenditore destinatario del sequestro è stato condannato in via definitiva nel 2019 per il reato di associazione mafiosa ai sensi dell’articolo 416-bis del Codice Penale. È risultato affiliato alla cosca “Morabito-Bruzzaniti-Palamara”, attiva nel territorio di Africo, Sarno, Brancaleone e Bianco, e capeggiata da Giuseppe Morabito, detto “Tiradritto”. Nel corso delle indagini, è emerso che l’uomo ricopriva ruoli significativi all’interno del clan, occupandosi del recupero delle armi, dell’organizzazione di incontri mafiosi e della gestione dei rapporti con altre famiglie criminali. 

Beni sequestrati

Il sequestro ha riguardato un consistente patrimonio, tra cui:

• 10 immobili
• Conti correnti bancari
• Libretti di deposito
• Titoli di Stato
• Azioni e obbligazioni
• Certificati di deposito
• Polizze assicurative

Questi beni sono stati ritenuti sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati dall’imprenditore, giustificando così l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale. 

Implicazioni legali

Il sequestro dei beni rappresenta un ulteriore passo nel contrasto alla criminalità organizzata nella regione. Le misure patrimoniali adottate mirano a privare i clan mafiosi delle risorse economiche necessarie per il loro sostentamento e per l’esercizio del potere sul territorio. L’azione delle forze dell’ordine e della magistratura testimonia l’impegno costante nella lotta alla ‘ndrangheta e nella promozione della legalità.