Canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati a Roma

A Piazza San Pietro, a Roma, si è svolta oggi una celebrazione che rimarrà nella storia della Chiesa cattolica: la canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. Sono stati quasi 70mila i fedeli accorsi per partecipare alla solenne liturgia presieduta da Papa Leone XIV, che ha proclamato santi i due beati italiani con la formula ufficiale in latino. Le reliquie di Acutis e Frassati sono state portate all’altare, tra la commozione e la preghiera dei presenti.

L’afflusso dei pellegrini, provenienti da tutta Italia e da diversi Paesi del mondo, è avvenuto in modo regolare grazie a un imponente dispositivo di sicurezza messo in campo dalla Questura di Roma. Oltre 600 agenti delle forze di polizia hanno vigilato sin da ieri sera per garantire lo svolgimento sereno dell’evento. La canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati ha richiamato una folla straordinaria, segno della devozione e del forte legame che molti fedeli nutrono nei confronti di queste due figure esemplari di fede.

Alla celebrazione hanno preso parte anche le più alte cariche istituzionali italiane. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella era presente sul sagrato di Piazza San Pietro, accompagnato dal presidente della Camera Lorenzo Fontana, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e da Pier Ferdinando Casini. La loro presenza ha sottolineato l’importanza dell’evento non solo religioso ma anche culturale e civile per l’Italia.

Papa Leone XIV, nel proclamare santi Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, ha voluto ribadire il valore universale della loro testimonianza di vita. Acutis, giovane nato a Londra e cresciuto a Milano, è conosciuto come il “patrono di Internet” per il suo impegno nella diffusione della fede attraverso le nuove tecnologie. Frassati, torinese, è ricordato come “il santo dei giovani” per il suo instancabile impegno sociale e la sua profonda spiritualità. Con la canonizzazione di oggi, entrambi entrano ufficialmente nell’Albo dei Santi, e la Chiesa universale li onorerà come modelli di vita cristiana.