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Attualità

“Ti metti il caschetto, il giubbetto, il fucile e vai in Ucraina”. Le parole di Matteo Salvini provocano un incidente diplomatico con la Francia

Un’espressione in dialetto milanese è diventata la scintilla di un nuovo scontro diplomatico tra Italia e Francia. Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e leader della Lega, ha rivolto una provocazione pubblica al presidente francese Emmanuel Macron, scatenando un’immediata reazione di Parigi.

La dichiarazione incriminata

Durante un sopralluogo a Milano, Salvini ha risposto con toni ironici e taglienti alla proposta di invio di truppe in Ucraina da parte della Francia. “A Milano si direbbe ‘taches al tram’”, cioè “attaccati al tram”; poi, in modo ancora più diretto: “Ti metti il caschetto, il giubbetto, il fucile e vai in Ucraina”. Con queste parole, il vicepremier ha infatti deriso la posizione di Macron, suggerendogli figurativamente di assumere lui stesso il ruolo di combattente, anziché promuovere l’impegno di altri.

La reazione francese

Il governo francese ha ritenuto tali commenti “inaccettabili” e contrari al clima di fiducia e alla storica relazione tra i due Paesi . Di conseguenza, l’ambasciatrice italiana in Francia, Emanuela D’Alessandro, è stata convocata al Quai d’Orsay. L’Elysée ha infatti richiamato Roma per queste dichiarazioni considerate lesive delle attuali convergenze, in particolare sul sostegno all’Ucraina .

Inasprimento dei rapporti e precedenti

Non si tratta del primo scontro verbale tra Salvini e Macron. In passato, il vicepremier ha utilizzato nel corso dei mesi toni duri verso il presidente francese, apostrofandolo con epiteti come “guerrafondaio”, “bombarolo”, “ipocrita”, “criminale” . Lo scorso marzo, aveva inoltre dichiarato che l’idea di un esercito europeo controllato da Macron, autore di “guerra nucleare”, non avrebbe mai visto la luce .

L’effetto politico in Italia

La polemica mette in una posizione delicata Giorgia Meloni, oggi a Washington, che finora ha mantenuto il silenzio su quanto affermato dal suo vicepremier. Dal fronte della Lega arriva una correzione di rotta: “Se Macron smentisce l’intenzione di inviare truppe europee, problema chiuso” ha dichiarato il capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo, invitando alla prudenza e a lasciare spazio ai negoziati 

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