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Attualità

Il prezzo del kebab aumenta, colpa della carne che proviene tutta dalla Germania

In Germania si respira “kebab-ansia”: uno sciopero alla fabbrica Birtat Meat World SE, principale produttore di spiedini di döner kebab nel Paese, rischia di interrompere la produzione e far lievitare i prezzi dello street food favorito anche dai consumatori italiani.

Una protesta che divide il piatto

Gli operai – molti dei quali migranti da Turchia, Romania e Bulgaria – protestano da settimane con scioperi di “avvertimento”, chiedendo un aumento salariale di 375 € al mese e trasparenza nei criteri di pagamento, attualmente poco chiari e difformi tra lavoratori simili. Molti indossano bandiere, suonano tamburi e fischiano davanti ai cancelli dello stabilimento di Murr, vicino a Stoccarda .

Una fabbrica che muove milioni (di spiedini)

Birtat rifornisce ogni mese migliaia di locali in tutta la Germania, raggiungendo oltre 13 milioni di consumatori con spiedini di carne — manzo, vitello, pollo o tacchino — spesso congelati e distribuiti su vasta scala . Il rischio è che, se lo stop si prolunga, il döner diventi più costoso o addirittura difficile da reperire.

Il kebab, simbolo di popolarità… e di preoccupazione economica

Un tempo economico e popolare — costava circa 2,50 € vent’anni fa — oggi il classico panino con kebab si acquista quasi sempre sopra i 7 € . Alcuni esercenti berlinese lamentano margini ridotti e difficoltà a mantenere i prezzi accessibili. La giovane studentessa Nele Langfeld confessa: “Döner è il pasto economico che sazia—e così dev’essere.”


Impatto in Italia

Anche in Italia, dove il kebab è ormai parte della cultura street food, un’eventuale crisi produttiva in Germania — cuore dell’industria del döner europeo — potrebbe tradursi in rincari o problemi di approvvigionamento. In un mercato già sotto pressione per l’inflazione alimentare, un’altra stangata potrebbe pesare sui consumatori, soprattutto i più giovani e attenti al budget.

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