“Annuncio VAR” in Serie A, gli arbitri spiegheranno le decisioni direttamente allo stadio come negli USA

Una vera rivoluzione sta per investire il mondo arbitrale italiano. Gianluca Rocchi, designatore della CAN A e B, ha ufficializzato al raduno precampionato di Cascia l’introduzione dell’“announcement” in campo: da questa stagione gli arbitri potranno spiegare a voce alta, allo stadio e in diretta TV, le decisioni prese dopo un intervento VAR .

 Come funzionerà la novità

• Gli arbitri, al termine di una revisione con il VAR, faranno una spiegazione immediata sul terreno di gioco(«announcement»), resa udibile al pubblico e ai telespettatori .
• Non è previsto un tempo massimo. L’obiettivo è valorizzare la qualità e chiarezza del linguaggio, piuttosto che rispettare una tempistica rigida.
• Corte vocale e uniformità del contenuto saranno oggetto di sessioni di addestramento con casse audio in campodurante il raduno .

Rocchi ha affermato: “È un passo avanti importante nella comunicazione. Ora le spiegazioni saranno immediate, davanti a tutti” .

Perché è una svolta epocale

1. Aumenta la trasparenza: i tifosi potranno finalmente conoscere le motivazioni delle decisioni VAR, invece che vederle subire passivamente .
2. Riduce le proteste e le incomprensioni: spiegazioni chiare e condivise limiteranno tensioni tra panchine e arbitri .
3. Uniformità e professionalità: gli arbitri seguiranno standard condivisi per contenuti e modalità di comunicazione, pur mantenendo il proprio stile personale.

 Il progetto VAR a chiamata

Contestualmente, nella Serie C è stata introdotta la sperimentazione del “VAR a chiamata”, in cui allenatori e staff possono richiedere l’intervento video in caso di dubbi su episodi chiave. L’obiettivo è far crescere la preparazione arbitrale e costruire un dialogo più costruttivo con la panchina.

La decisione di far parlare l’arbitro in diretta dopo un intervento VAR rappresenta un vero spartiacque nella gestione delle partite. Se l’introduzione del VAR sette anni fa fu una rivoluzione tecnica, ora la svolta è comunicativa: spiegare, chiarire, dialogare.
Una trasformazione che, secondo Rocchi, può costruire fiducia senza rinunciare alla giustezza delle decisioni. In realtà si tratterà di un rallentamento inutile come quando venne inserito il time-out.