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Attualità

Corte Ue dà torto al governo italiano sul protocollo “Paesi sicuri” con l’Albania

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha emesso oggi una sentenza che mina alla base il protocollo Italia‑Albania varato nel 2023. Il regime consentiva a Roma di trasferire richiedenti asilo nei centri in Albania solo se provenienti da paesi italiani considerati “sicuri”, accelerando l’esame delle loro domande. Tuttavia, la decisione dei giudici Ue stabilisce nuovi paletti rigorosi per le nazioni di origine sicura .

Leggi il responso della Corte Ue

Secondo il dispositivo europeo:

  • I Paesi possono essere designati come “sicuri” solo se la motivazione è pubblica, trasparente e i richiedenti possono impugnarla giudizialmente .
  • I giudici italiani hanno ora piena facoltà di valutare caso per caso se sussistano le condizioni di sicurezza, anche basandosi su informazioni raccolte autonomamente .
  • Un paese non può essere considerato sicuro se determinate categorie vulnerabili (es. minoranze religiose, LGBT, oppositori politici) non sono adeguatamente protette. Se mancano i requisiti, l’intero paese va ridefinito come non sicuro .

Impatto sul protocollo Italia‑Albania

  • Molti trasferimenti ai centri albanesi sono già stati bloccati da tribunali italiani, poiché i destinatari provenivano da paesi inseriti nella lista di Roma senza spiegazioni accessibili o trasparenza.
  • Il protocollo è sospeso in via cautelativa e il centro di Gjadër rischia di restare inutilizzato fino a giugno 2026, data d’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sul sistema asilo .

Casa Chigi risponde

Palazzo Chigi ha duramente contestato la sentenza, definendola una “intrusione nella sovranità decisionale”. Il governo sostiene di avere il diritto esclusivo di stabilire quali paesi siano sicuri, ribadendo che la decisione intacca le politiche di contrasto all’immigrazione illegale .


La sentenza desta forti tensioni tra le istituzioni: mentre la Corte Ue ribadisce la necessità di tutela dei diritti fondamentali, il governo teme il venir meno di uno strumento strategico per fermare gli sbarchi irregolari. Vuoi approfondimenti sul nuovo pacchetto europeo sull’asilo o sulle dinamiche giuridiche del controllo nazionale? Fammi sapere.

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