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Iran-Usa, Araghchi esclude una ripresa rapida dei negoziati. Il 7 luglio incontro Trump-Netanyahu
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che ci vorranno tempo e rassicurazioni da parte degli Stati Uniti prima che Teheran sia pronta a riprendere i colloqui sul suo programma nucleare, sottolineando che l’Iran sarà presto pronto a ricominciare ad arricchire l’uranio e “recuperare il tempo perduto”.
In un’intervista alla Cbs, il capo della diplomazia iraniana ha detto: “Non credo che i negoziati riprenderanno così rapidamente. Per decidere di riprendere i negoziati, dovremo prima assicurarci che l’America non torni a prenderci di mira con un attacco militare durante i negoziati”.
Araghchi è intervenuto anche sugli attacchi israeliani e statunitensi contro obiettivi del programma nucleare. “Non si può cancellare la tecnologia e la scienza per l’arricchimento con i bombardamenti. Se c’è questa volontà da parte nostra, e la volontà di fare ancora progressi in questo settore, saremo in grado di riparare rapidamente i danni e recuperare il tempo perduto”, ha dichiarato.
Il “programma nucleare pacifico dell’Iran è diventato una questione di orgoglio e gloria nazionale. Abbiamo anche attraversato 12 giorni di guerra imposta, quindi la gente non si tirerà indietro facilmente dall’arricchimento”, ha concluso.
Sponda israeliana, il primo ministro Benjamin Netanyahu si recherà a Washington all’inizio della prossima settimana per incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha confermato un funzionario della Casa Bianca al Times of Israel. La visita si inserisce nel contesto dei crescenti sforzi di Washington per porre fine alla guerra a Gaza e liberare gli ostaggi che si trovano nella Striscia da quasi due anni.
Inoltre, secondo un’altra fonte, Netanyahu e Trump parleranno anche di Siria, nel quadro dell’espansione degli Accordi di Abramo. La visita del 7 luglio rappresenta il terzo viaggio di Netanyahu a Washington per incontrare Trump da quando il presidente degli Stati Uniti è tornato in carica nel gennaio 2025, e avverrà esattamente due settimane dopo che Israele e Iran hanno concordato, con la mediazione degli Stati Uniti, di porre fine a una guerra di 12 giorni. Al momento non c’è stata alcuna conferma dall’ufficio del primo ministro in merito alla tempistica della visita. La fine dell’operazione militare israeliana a Gaza è stata al centro dei colloqui di ieri negli Usa tra il ministro per gli Affari strategici di Israele, Ron Dermer, e i funzionari americani.
– Foto IPA Agency –
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