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Attualità

A Bologna il Rivolta Pride sfila con il cuore rivolto a Gaza e Budapest

A Bologna migliaia di persone hanno invaso le strade per il Rivolta Pride, la grande parata dedicata ai diritti Lgbtiqa+, che quest’anno ha visto la partecipazione di circa 40.000 persone, secondo gli organizzatori. Un corteo vibrante e colorato, partito dai Giardini Margherita e diretto verso il Parco della Montagnola, dove in serata si è conclusa la manifestazione, si è trasformato in un momento di protesta e solidarietà globale. Accanto alle tradizionali bandiere arcobaleno, in molti hanno sventolato vessilli palestinesi, esprimendo vicinanza alla popolazione di Gaza e al Budapest Pride, che si è svolto nelle stesse ore.

Lo slogan “Non c’è Pride finché dura il genocidio a Gaza” è risuonato dai carri che attraversavano i viali della città, accompagnato da messaggi di inclusione e resistenza. Presenti anche figure istituzionali come la vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, che ha sfilato accanto alle famiglie arcobaleno, e l’assessore alla Mobilità Michele Campaniello, che ha preso parte all’evento in mezzo ai partecipanti in abiti sgargianti, travestimenti creativi e musica ad alto volume.

L’edizione 2025 del Rivolta Pride ha quindi voluto unire la celebrazione dell’identità e dei diritti con l’impegno politico e civile, sottolineando che il movimento Lgbtiqa+ non può rimanere indifferente di fronte a ciò che accade nel mondo. Uno degli slogan più potenti della giornata, “Le trans sanno da che parte stare”, ha espresso chiaramente il posizionamento politico del corteo, sottolineando come la lotta per i diritti debba essere trasversale, inclusiva e internazionale.

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