Attualità
Vibo Valentia DOP: il Pecorino del Monte Poro, eccellenza calabrese

Tra le eccellenze agroalimentari della Calabria, spicca il Pecorino del Monte Poro DOP, formaggio di latte ovino dalla storia antica, riconosciuto denominazione di origine protetta nel 2020 e oggi simbolo identitario della provincia di Vibo Valentia .
Territorio e tradizione
Prodotto nell’altopiano del Monte Poro (710 m s.l.m.), tra paesaggi tra mare e montagna, il pecorino nasce dal latte di pecore allevate semi-brade nei pascoli della macchia mediterranea. Qui, le essenze vegetali influenzano aroma e sapore del formaggio, rendendolo unico .
La produzione segue metodi tradizionali:
- Latte crudo, coagulazione lenta con caglio di capretto o agnello.
- Cagliata rotta manualmente a grani di riso, salatura a secco o in salamoia.
- Stagionatura in locali freschi con trattamenti di olio e peperoncino.
Varianti e caratteristiche
Esistono tre tipologie, in base alla stagionatura:
- Fresco (20–60 giorni)
- Semistagionato (2–6 mesi)
- Stagionato (6–24 mesi)
Esteticamente, si presenta con forma rotonda, crosta dura variabile dal giallo al nocciola fino al rossiccio (con trattamento olio-peperoncino), pasta bianca nei freschi, paglierina nei più stagionati.
Al gusto, note di fiori selvatici, erbe mediterranee, fieno e nocciola, con sapori che si intensificano nel tempo: dolce e morbido nei freschi, più deciso, sapido e pungente nei stagionati.
Valore economico e culturale
Il riconoscimento DOP ha rafforzato la reputazione del pecorino sui mercati nazionali e internazionali, garantendo la tutela della filiera e maggiore visibilità.
Nel 2025, lo Slow Food Day ha evidenziato rischi legati a cambiamenti climatici e abbandono rurale, con una drastica diminuzione del 60 % della produzione per alcuni produttori . Il Consorzio di Tutela, attivo dal 2016, svolge un ruolo fondamentale nella valorizzazione e salvaguardia del prodotto.
Suggerimenti gastronomici
- Il fresco si abbina bene a verdure grigliate o antipasti.
- Lo stagionato trova la sua espressione migliore grattugiato su piatti di pasta, zuppe di legumi o su maccarruni i casa al sugo di carne.
- Classico anche l’abbinamento con salumi locali, come la ‘nduja e i vini rossi del territorio (es. Cirò Rosso, Melissa DOP) .
- Origine DOP dal 2020, prodotto in 27 comuni del Vibonese.
- Tre stagionature: fresco, semistagionato, stagionato.
- Aromi intensi di erbe, fiori, nocciola; crosta variabile, pasta compatta.
- Tradizione millenaria (citato già nel ‘500), latte crudo ovino, filiera artigianale.
- Sfide da fronteggiare: cambiamenti climatici e spopolamento rurale.
- Punto di forza: valore culturale, economico e gastronomico.
Prospettive
Grazie all’impegno del Consorzio e a eventi come Slow Food Day, il Pecorino del Monte Poro punta ora a consolidare la presenza sui mercati e sostenere i produttori locali. Servono incentivi agricoli, politiche territoriali e turismo gastronomico per salvaguardare e diffondere questa eccellenza.
Se ti interessa, posso cercare produttori da intervistare, negozi specializzati online o itinerari enogastronomici per degustarlo direttamente sul posto!
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