Economia
Dazi: prezzi in Italia e negli Stati Uniti aumenteranno, ma gli effetti si vedranno solo a lungo periodo

I dazi imposti dal presidente americano Donald Trump avranno un impatto anche sull’Italia, sebbene gli effetti non siano immediati. Al momento, è possibile prevedere che alcuni prodotti vedranno il loro costo aumentare, ma gli effetti diretti si faranno sentire prima negli Stati Uniti.
Trump ha affermato che i dazi doganali renderanno gli Stati Uniti più ricchi, ma questi aumenti, che vengono pagati principalmente dagli importatori americani, probabilmente faranno lievitare i prezzi di numerosi prodotti, dal caffè al nuovo iPhone. In un periodo in cui i consumatori americani stanno già affrontando una perdita del potere d’acquisto, questo potrebbe rappresentare una difficoltà aggiuntiva.
I settori più colpiti
Gli Stati Uniti, ad esempio, importano una crescente quantità di frutta e verdura fresca, con i principali fornitori che includono il Canada e il Messico, che non sono immediatamente colpiti dai dazi, ma lo saranno comunque a causa di sovrattasse.
Altri beni specifici vedranno probabilmente un aumento del prezzo. Le banane provenienti da Guatemala, Ecuador e Costa Rica, ad esempio, saranno soggette a un dazio del 10%, così come il caffè, che rappresenta circa l’80% delle importazioni americane. I principali produttori di caffè, come Brasile e Colombia, sono tra i paesi colpiti da queste nuove tariffe.
Anche i prodotti alimentari come l’olio d’oliva e alcol, importati da Italia, Spagna e Grecia, subiranno un dazio del 20%, mentre il riso profumato al gelsomino dalla Thailandia avrà una tassa del 36%, e il riso basmati e i gamberetti provenienti dall’India saranno tassati del 26%.
L’effetto sui consumatori americani
Anche i consumatori americani di tecnologia non saranno esenti da aumenti. Nonostante Apple stia cercando di diversificare la sua catena di approvvigionamento, continua a produrre la maggior parte degli iPhone in Cina, tramite il fornitore Foxconn. Con un dazio del 54% sulla Cina, gli appassionati di iPhone negli Stati Uniti, che rappresentano fino al 70% delle vendite, potrebbero vedere aumenti di prezzo sostanziali. Secondo alcuni esperti, i prezzi potrebbero aumentare notevolmente, passando da 1.000 a 3.500 dollari.
Inoltre, l’amministrazione Trump ha introdotto dazi doganali del 25% sui veicoli non prodotti negli Stati Uniti, il che potrebbe aumentare di diverse migliaia di dollari il costo di un’auto. Le azioni di aziende di abbigliamento e tessile, che dipendono da manodopera a basso costo in paesi come Cina e Vietnam, hanno subito forti perdite in borsa, con Nike che ha perso oltre il 13% e Gap che ha visto un calo di oltre il 20%.
Gli effetti sugli Stati Uniti: una perdita per le famiglie
L’effetto complessivo dei dazi potrebbe portare a una perdita di 3.800 dollari (circa 3.400 euro) per famiglia. Il Budget Lab dell’Università di Yale ha stimato che il costo dell’abbigliamento e del tessile aumenterà del 17%, incidendo sul potere d’acquisto delle famiglie americane.
Gli effetti in Italia e in Europa
Anche se gli Stati Uniti sono i primi a sentire gli effetti diretti, i dazi di Trump innescheranno inevitabilmente una reazione a catena che avrà impatti anche in Europa, e quindi in Italia. In particolare, i consumatori italiani potrebbero vedere aumentare i costi di prodotti come l’iPhone, le scarpe, il caffè e altri beni importati. È possibile che anche abbonamenti e servizi tecnologici offerti da aziende americane come Amazon, Google, Netflix e Microsoft subiscano un aumento dei costi.
In sintesi, l’adozione dei dazi da parte degli Stati Uniti avrà conseguenze importanti non solo per i consumatori americani, ma anche per i mercati globali, inclusa l’Italia. Gli effetti sui prezzi si sentiranno nel lungo periodo, e per molti prodotti si potrebbero prevedere aumenti significativi.
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