Economia
LE ADDIZIONALI COMUNALI E REGIONALI: COME INFLUENZERANNO LO STIPENDIO DA MARZO

A partire dal mese di marzo, i lavoratori dipendenti vedranno una diminuzione del proprio stipendio netto a causa delle trattenute relative alle addizionali comunali e regionali. Queste imposte, che si sommano all’Irpef, saranno applicate per il saldo dell’anno precedente e l’acconto per l’anno in corso. Mentre a dicembre non vengono effettuate trattenute, il mese di marzo segna l’inizio della doppia trattenuta, con un impatto evidente sul reddito netto.
Le trattenute sulle addizionali locali, che riguardano le Regioni e i Comuni, vengono effettuate in due periodi distinti: una per il saldo dell’anno precedente e una per l’acconto dell’anno corrente. L’addizionale regionale viene trattenuta per il saldo dal mese di gennaio fino a novembre, mentre quella comunale viene trattenuta sia per il saldo che per l’acconto. Nel cedolino di marzo, quindi, i lavoratori troveranno una trattenuta aggiuntiva per l’acconto dell’anno successivo, con un impatto evidente sulla busta paga.
La percentuale di addizionale comunale varia in base alla residenza del lavoratore, andando dallo 0,2% fino allo 0,9% del reddito imponibile. Per esempio, un lavoratore a Roma con un reddito di 30.000 euro lordi vedrà una riduzione di circa 10 euro al mese da marzo, a causa della doppia trattenuta per il saldo e l’acconto. A Milano, per un reddito lordo di 50.000 euro, la riduzione sarà maggiore, con circa 13 euro in meno rispetto al mese precedente.
La situazione non cambia per i pensionati, che vedranno una trattenuta anche sulle loro pensioni a partire da marzo. La percentuale dell’addizionale comunale dipende anche in questo caso dal Comune di residenza. A Roma, ad esempio, un pensionato con un assegno di 1.500 euro lordi subirà una trattenuta di circa 5,40 euro al mese. A Milano, invece, per una pensione di 2.500 euro lordi, la riduzione sarà di circa 8 euro al mese.
Le differenze nelle trattenute dipendono anche dalle soglie di esenzione stabilite dai singoli Comuni. Ad esempio, a Milano, i lavoratori con un reddito annuo inferiore ai 23.000 euro sono esenti dall’addizionale comunale, mentre a Roma la soglia di esenzione è fissata a 14.000 euro. Pertanto, i lavoratori con lo stesso reddito possono vedere differenze nel loro stipendio netto a seconda della città in cui risiedono.
In sintesi, il mese di marzo segnerà una riduzione significativa del reddito netto per molti lavoratori e pensionati a causa delle trattenute per le addizionali comunali e regionali, che verranno applicate in saldo e in acconto per l’anno in corso. Ogni Comune stabilisce le proprie aliquote e soglie di esenzione, il che comporta differenze nelle trattenute e nelle buste paga in base alla residenza.
The post LE ADDIZIONALI COMUNALI E REGIONALI: COME INFLUENZERANNO LO STIPENDIO DA MARZO first appeared on ADN24.
-
Attualità24 ore fa
Traumi ortopedici in aumento, ma non tutte le fratture sono da operare
-
Attualità23 ore fa
Assemblea Cgil contro mafia e corruzione, Grasso “Sembra quasi che non esistano più”
-
Attualità23 ore fa
Mattarella “Rafforzare l’impegno per la sicurezza sul lavoro”
-
tecnologia22 ore fa
Microchip, Corte dei conti UE “Europa in ritardo nella corsa mondiale”
-
Attualità19 ore fa
La Spagna verso il ritorno alla normalità dopo il blackout, Sanchez annuncia una commissione d’inchiesta
-
Attualità21 ore fa
Von der Leyen “Ansiosa di lavorare con il Canada di Carney”